Sulla G.U. del 24 luglio 2023 è stata pubblicata la Legge 14 luglio 2023, n. 93 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica”.
L’art. 3 della Legge 93/2023 modifica l’art. 171-ter della Legge 633/1941 – reato presupposto della responsabilità amministrativa degli enti ai sensi dell’art. 25-novies del Decreto 231 – aggiungendo una nuova lettera h-bis) che punisce chiunque, se il fatto è commesso per uso non personale ed a fini di lucro, «abusivamente, anche con le modalità indicate al comma 1 dell’articolo 85-bis del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, esegue la fissazione su supporto digitale, audio, video o audiovideo, in tutto o in parte, di un’opera cinematografica, audiovisiva o editoriale ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita».
Si tratta, dunque, di una nuova fattispecie di reato punita con la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni e della multa da € 2.582 a € 15.493; per l’ente, ai sensi dell’art. 25-novies del Decreto 231, è invece prevista l’applicazione di una sanzione pecuniaria fino a 500 quote e delle sanzioni interdittive per una durata non superiore ad un anno.
Per meglio comprendere le modalità realizzative della nuova fattispecie di reato, ricordiamo che l’art. 85-bis comma 1 del R.D. 773/1931 vieta l’introduzione, l’installazione o comunque l’utilizzazione abusiva, nei luoghi di pubblico spettacolo, di dispositivi o apparati che consentono la registrazione, la riproduzione, la trasmissione o comunque la fissazione su supporto audio, video o audiovideo, in tutto od in parte, delle opere dell’ingegno che vengono ivi realizzate o diffuse.
La legge entrerà in vigore il prossimo 8 agosto 2023.