Segnaliamo volentieri la Sentenza n. 14696/2021 della IV Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dall’amministratore unico di una società imputata per l’illecito amministrativo ex art. 25-septies, comma 2, del Decreto in relazione al reato-presupposto di lesioni colpose derivanti da infortunio, così annullando la Sentenza di applicazione della pena emessa dal Tribunale di Padova, con cui il Giudice aveva comminato alla Società oltre che la pena pecuniaria nella misura concordata fra le parti, anche la sanzione interdittiva , contemplate dall’art. 9, comma 2, del Decreto 231/2001, al di fuori di qualsiasi accordo fra le parti.
L’errore in cui era, con tutta evidenza, incorso il Tribunale, e riconosciuto dalla Corte, stava nel fatto di non aver considerato le sanzioni interdittive come pene principali e quindi autonome che non possono essere applicate dal Giudicante in violazione dell’accordo d patteggiamento (Cass. Pen., Sez. III, 8 giugno 2016, n. 45472), ma alla stregua di pene accessorie del reato per cui sarebbe effettivamente valso il principio della automaticità e della loro applicazione indipendentemente dall’accordo di patteggiamento raggiunto o meglio, a prescindere dallo stesso.